Alessandra Brambilla e la doppia sfida di Una giornata maledettamente buona.
Determinazione, autenticità e un messaggio universale sull’amicizia: la storia di un progetto che unisce vita personale e impegno artistico.

Ogni promessa mantenuta è un atto di forza. Ed è proprio da una promessa che nasce Una giornata maledettamente buona, il film in lavorazione prodotto da Orizzonte, Kiko.Co e appunto Alessandra Brambilla, che in questo progetto veste un doppio ruolo: attrice e produttrice.
“Il desiderio di mantenere e onorare quella promessa mi ha spinta, insieme a Kiko.Co, a contattare il regista Andrea Castoldi, con il quale avevo già girato due film, proprio insieme al mio amico. Ero certa che Andrea avrebbe accettato, e così, armata di determinazione ed entusiasmo, ho messo insieme una squadra che oggi sta collaborando con anima e cuore”.
Un doppio impegno che non è privo di difficoltà: “Mi occupo della produzione, della gestione dei vari reparti sul set e, ultimo ma non meno importante, interpreto anche un personaggio, Giulia. È stata — e continua a essere — una grande sfida con me stessa riuscire a conciliare tutto, ma con impegno e determinazione sto dando il meglio che posso, con le risorse che ho”.
Il suo personaggio, Giulia, è costruito sulla naturalezza e sulla verità: “Sto cercando di eliminare ogni costruzione attoriale, raccontandola in modo semplice, mettendoci dentro tratti che mi appartengono nella vita di tutti i giorni”.
Alessandra non nasconde la fatica, ma nemmeno la forza che deriva dall’essere donna in un contesto complesso come quello del cinema indipendente: “Lavorare in questo ambiente è sempre una grande sfida. Avere un doppio ruolo, produttrice e attrice, è stato più difficile del previsto, ma quando mi metto in testa qualcosa, non esistono ostacoli insormontabili. Sto affrontando tutto con umiltà e tenacia, cercando di dare il massimo, anche per rispetto verso tutte le persone che stanno collaborando con me”.
Il vero motore rimane però la promessa fatta: “La mia parola vale. Quando dico una cosa, quella è — cascasse il mondo. Sto facendo tutto questo unicamente per lui, per rendergli onore”.
Il film vuole lasciare allo spettatore un messaggio semplice ma profondo: non dare nulla per scontato, soprattutto nei rapporti umani. “L’amicizia è una delle piccole cose quotidiane che ci rappresentano e ci formano. Spero che chi uscirà dalla sala possa portarsi dietro questa riflessione”.
Con Una giornata maledettamente buona, Alessandra Brambilla non parla solo di cinema: parla di resilienza, di affetti che diventano forza e di come, anche partendo da una promessa, si possa costruire qualcosa di capace di toccare tutti.