Un nome che cammina coi piedi nella terra e il cuore nei ricordi

Trattoriamo 13Nel nome Trattoriamo si intrecciano due mondi fatti di mani sporche di terra e tavole imbandite. C’è dentro il rumore di un trattore che avanza lento tra i filari e l’abbraccio caldo di una trattoria che accoglie e sfama. Quel nome non nasce per caso, ma dal desiderio di unire ciò che si muove nei campi con ciò che nutre dentro casa.

Ogni gesto contadino, ogni colpo di zappa o di aratro, somiglia a un ricordo d’infanzia: la pentola che bolle, il profumo che si spande in cucina, il tempo che si ferma. Trattoriamo affonda le radici in questo: scavare nel passato per far crescere il presente. E quel movimento diventa rinascita, ogni giorno, ogni piatto.

Roccazzo: un luogo dove la cucina non dimentica, ma sogna

TrattoriamoNel silenzio pieno della campagna di Chiaramonte Gulfi, tra gli ulivi che sembrano ascoltare, Roccazzo ospita Trattoriamo, un posto che ha scelto di non scegliere: né solo tradizione, né solo innovazione. Qui tutto si mescola con rispetto.

Le ricette antiche tornano con eleganza, si rinnovano senza perdere il cuore. I piatti raccontano storie vecchie con parole nuove. Le serate scorrono lente, tra bicchieri che si toccano e parole che si lasciano spazio. Trattoriamo non corre, accompagna.

Giuseppe Cardaci: entusiasmo, idee e passione che fanno squadra

Trattoriamo 14In cucina guida con grinta Giuseppe Cardaci, presenza nuova ma già fondamentale. Le sue idee sanno di freschezza, la sua energia contagia chi gli sta accanto. Con lui cresce un gruppo affiatato, che crede nel valore del lavoro fatto bene.

Ogni componente dello staff cammina con lo stesso passo, mosso dall’amore per l’ospitalità e la qualità. Trattoriamo ha aperto da poco, ma chi entra lo sente subito: questo è un luogo che lascia il segno. E chi lo scopre, poi lo racconta.

Una tavola aperta a tutti, nessuno escluso mai

Ogni giorno, tra i fornelli, la natura detta le regole. I produttori locali portano il meglio dei campi, scelto con cura. Il menù cambia con le stagioni e si adatta a chiunque varchi la soglia. Qui non si improvvisa, si ascolta.

Chi mangia senza glutine trova piatti buoni e pensati. Chi segue una dieta vegetariana o vegana riceve attenzione e rispetto, senza bisogno di chiedere scusa. Gli antipasti parlano la lingua della Sicilia vera, i primi raccontano la pasta fatta a mano, i secondi celebrano carni scelte: fiorentine, tagliate, costate, pollo, manzo, maiale. Ogni piatto nasce certamente con amore per chi lo mangerà.

Pizze che sanno di casa e di sabati spensierati

Trattoriamo 3La pizza di Trattoriamo non segue le mode, ma i ricordi. Gli impasti nascono da farine campane e cereali selezionati, per garantire croccantezza e leggerezza. Nessun prodotto industriale, nessun trucco: solo ingredienti scelti con onestà.

Ogni morso riporta ai tempi semplici, a quelle serate in cui bastava una pizza, una sedia e due chiacchiere. Anni tra il 1990 e il 2000, quando la felicità passava da un forno acceso e mani impastate.
Ogni pizza diventa un piccolo viaggio nei ricordi.

Andrea d’Asta: una scelta coraggiosa fatta per amore

Andrea d'Asta Trattoriamo 2Dietro ogni sogno c’è una ragione forte. Per Andrea d’Asta, quella ragione ha due nomi: Matteo e Pamela. Matteo è suo figlio, venuto al mondo da pochi mesi. Pamela è sua moglie, la compagna con cui ha costruito ogni passo.

Andrea ha scelto dunque di rischiare, di non rimandare più. Ha messo da parte le paure e ha deciso di credere in un’idea che aveva tenuto nel cuore troppo a lungo. Con la nascita di Matteo ha capito che il momento era arrivato. Ha voluto costruire un luogo che parlasse di casa, di terra e di speranza.

Un cammino fatto di città, incontri e ritorni importanti

La storia di Andrea d’Asta attraversa sicuramente tante strade. Nato a Ragusa, cresciuto tra Siracusa, Scicli e Chiaramonte Gulfi, ha respirato città diverse e raccolto anche esperienze lontane. Ha studiato Scienze della Comunicazione a Urbino, seduto tra le lezioni intense di Benedetta Barzini, musa e rivoluzionaria, icona di Dalì e Warhol.

Ha lavorato in locali e ristoranti tra Emilia, Inghilterra, Danimarca e anche Stati Uniti, facendo il barman, il cameriere, il venditore. Ha rappresentato prodotti alimentari, raccontato il caffè porta a porta, imparato anche la fatica e la bellezza del contatto umano.

Tutto lo ha portato qui, in questo piccolo grande sogno chiamato Trattoriamo.

Una casa fatta di persone, calore e piccoli gesti sinceri

Carpaccio Trattoriamo

In ogni piatto, in ogni dettaglio, Andrea d’Asta mette una filosofia semplice ma potente: Siamo tutti figli dello stesso Dio.

A Trattoriamo, ogni ospite trova posto. Chi lavora e chi mangia si incontrano, si rispettano, si ascoltano. La porta resta aperta per chi ha fame, per chi cerca compagnia, per chi ha voglia di verità.

Non si viene solo per mangiare. Si viene per stare bene. Per sentirsi accolti. Per portare via un sorriso, magari un ricordo.
Perché in questo posto, ogni persona vale. Sempre.

A cura di Mattiacarlotta Parrino
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